Prenotazione necessaria qui o chiamando il numero 338 127 6580
Da martedì a domenica ore 11.00 – 17.00
La strada Berretta, nel suo tratto iniziale, dopo avere attraversato tutto il Borgo, saliva la collina del Becchignolo passando sotto la Porta della Mezzaluna e davanti al Forte S. Giovanni fatto costruire dagli Spagnoli nel contesto del loro intento di fortificazione dell’intero territorio. Tra il 1640 ed il 1644, le difese all’imbocco delle diramazioni delle valli interne dei torrenti Pora ed Aquila, furono potenziate con la realizzazione del Forte di S. Giovanni, che adattandosi al profilo orografico naturale, inglobò l’antica torre medievale di raccordo delle mura. I lavori si svilupparono lungo il crinale della collina, con la costruzione di una tenaglia sul fronte meridionale, di cortine costituite da una alta scarpa con cordolo di coronamento, basso parapetto soprastante le garitte pensili.
Ulteriori interventi furono effettuati da Gaspare Berretta tra il 1674 ed il 1678. Il Castello servì poco alla Spagna, fu infatti abbandonato nel 1700 e demolito parzialmente da Genova nel 1715 (il Forte era infatti il doppio di quello attuale). Nel 1882 fu trasformato in carcere duro femminile e fu dismesso completamente agli inizi del secolo XX. Dopo anni di oblio, durante i quali la Fortezza fu trasformata in deposito e praticamente abbandonata, nel 1984, la Soprintendenza ai Monumenti iniziò, sotto la direzione della Dott.ssa Maria Di Dio, un restauro minuzioso e difficile che ha riportato il Castello al suo originario splendore. Attualmente, con la supervisione della Soprintendenza, è in fase avanzata di studio una proposta di utilizzo dell’intero complesso da parte del Comune di Finale Ligure, la Comunità Montana Pollupice e il Centro Storico del Finale, allo scopo di far diventare il Castello un punto aggregazione culturale e di vetrina per tutto il territorio circostante.